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Il suono Sennheiser de “Il capitale umano” di P.Virzì premiato per la miglior presa diretta

Il suono Sennheiser de "Il capitale umano" di P.Virzì premiato per la miglior presa diretta
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DESCRIZIONE PROGETTO
Il suono de “Il capitale umano” di Paolo Virzì ha vinto il David di Donatello 2014 ed il Nastro d’Argento 2014 per la miglior presa diretta.
“Non possiamo che rendere merito a SENNHEISER per i premi e gli importanti riconoscimenti a noi assegnati” ha commentato Roberto Mozzarelli, location sound mixer.
Riproponiamo di seguito l’intera testimonianza resa da Roberto Mozzarelli, congratulandoci ovviamente per lo straordinario lavoro svolto e per la passione con cui ogni volta si dedica ad un progetto ed alla ricerca della perfezione. Quando siamo stati scelti per la realizzazione della presa diretta del nuovo film di Paolo Virzì “Il capitale umano” due sentimenti si sono stabilmente insediati dentro di noi: l’orgoglio per l’incarico ricevuto ed il desiderio di riuscire a permeare il nostro lavoro di quella che noi chiamiamo “l’anima del suono”. La nostra ambizione era innanzitutto quella di riuscire a realizzare una presa diretta che fosse tecnicamente perfetta, ma anche quella di riuscire ad aggiungere un valore alle immagini arricchendole di un carico espressivo proprio, magari non concretamente distinguibile ma che lavorasse in un secondo livello, sull’inconscio dello spettatore. Ogni scena, ogni inquadratura, ogni dettaglio ci ha impegnato con la massima concentrazione. Del resto, in 10 settimane sono state proprio poche le inquadrature “semplici” visto che lo stile e la grammatica di ripresa di Paolo Virzì sono particolarmente sofisticati. Risolti i problemi tecnici rimaneva l’aspetto creativo, quello che abbiamo definito come la ricerca dell’anima del suono. Occorreva dare un colore ed un sapore. Avevamo a disposizione un cast di attori di primissimo livello: Fabrizio Gifuni, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino, Luigi Locascio, Bebo Storti con accanto una giovane Matilde Gioli - un insieme di voci molto diverse tra loro, tutte di grande carattere e personalità, ciascuna espressione di una notevole preparazione verso il personaggio interpretato. Quello che ci serviva era il microfono giusto al posto giusto. Nel corso degli anni abbiamo provato ed utilizzato diversi microfoni, ognuno con proprio carattere e propria voce, con comportamento e resa assai caratteristici; è il microfono l’elemento dell’impianto che determina più di ogni altro il timbro del suono, il suo colore, il suo sapore. Ne “Il capitale umano” la nostra prima scelta è stata il SENNHEISER MKH 8050, un microfono ipercardioide con una timbrica molto fedele, assolutamente priva di colorazioni, con una resa eccezionale se posizionato a brevi e medie distanze dalla sorgente. Offre l’impagabile vantaggio di mantenere la stessa colorazione neutra del suono anche quando quest’ultimo è fuori asse. Inoltre, a differenza di altri microfoni, suona molto bene sia con voci maschili che con voci femminili, spesso assai critiche da riprodurre con naturalezza. La sua dimensione estremamente contenuta lo rende leggerissimo e quindi maneggevole anche con asta microfonica estesa, facilmente posizionabile e nascondibile. A nostro giudizio però la sua miglior qualità è la naturalezza della timbrica. Quando abbiamo girato scene in esterno, abbiamo optato per l’affidabilità ed il carattere del SENNHEISER MKH 60, un microfono frutto di una lunga evoluzione della quale sono stato testimone in prima persona. La sua capacità di discriminare le sorgenti sonore e la presenza che permette di ottenere in situazioni critiche, quali le riprese in ambienti esterni dove i rumori di fondo, il vento e le distanze determinate da inquadrature spesso larghe sono frequenti, fanno del MKH 60 il microfono ideale per essere montato su asta in ambiente esterno. La sua timbrica è naturale, molto adatta all’ambiente esterno ed in sintonia con quella del MKH8050. Naturalmente a volte abbiamo dovuto ricorrere all’utilizzo di radiomicrofoni, miscelati con microfoni d’ambiente o più frequentemente come rinforzo del microfono montato sul boom. Anche per queste capsule siamo rimasti nella famiglia SENNHEISER preferendo le MKE 2 GOLD. La loro insensibilità ai rumori parassiti deg GOLD li abiti o del vento (il peggior nemico dei microfoni lavalier), nonché la loro affidabilità e robustezza a prova di maltrattamenti subiti durante l’utilizzo, ci hanno sollevato da molte preoccupazioni. Anche loro si sono dimostrate ottime compagne di ripresa dei nostri MKH8050 e MKH60, fornendo un prezioso supporto ed una accurata integrazione al loro suono. Durante le riprese è fondamentale avere un ascolto monitor quanto più possibile fedele per poter avere un giudizio oggettivo sulla qualità della registrazione. Quando mi sono state presentate le SENNHEISER SENNHEISER SENNHEISER HD 25 ho fatto una prova di comparazione in alcune sale di mixaggio. La loro “vicinanza” ai monitor, mi ha permesso di valutare direttamente e senza alcun filtro mentale quello che è il suono proveniente dai microfoni che stavo utilizzando. Le HD 25 combinano un buon isolamento con un ottimo comfort, caratteristica apprezzata da chi come noi le indossa per molte ore al giorno. Anche il sistema di ascolto di servizio per il microfonista, la regia, la segretaria di edizione ed i produttori è stato realizzato con un sistema di radiocuffie SENNHEISER 1038, che ci ha permesso di avere un ascolto di ottima qualità ed affidabilità.

Roberto Mozzarelli, location sound mixer
Emanuele Chiappa, boom operator
Alessandro Orlando, 2nd boom operator